- Quando due accordi hanno note in comune bisogna mantenerle spostando solo le dita che vanno a prendere le altre note non in comune. L'esempio per questo è DO - SOL7; a volte per qualche mano questo può non essere valido su tutti i passaggi fra gli accordi (sarà cura del maestro capire in quali modi alternativi possa essere fatto il passaggio). L'esempio riportato è DO - LAm;
- Se due accordi non hanno dita in comune bisogna partire dal primo accordo con tutte le dita insieme, formare in aria la posizione del secondo accordo e mettere giù tutte le dita insieme. Per il ritorno vale la stessa regola. A volte possiamo partire con più dita e arrivare con meno e viceversa come spiegato con il LAm - MIm sul I°tasto;
- In certi accordi bisogna far perno su un dito per poter passare in modo veloce e pulito (passaggio da DO7 a FA in barrè sul I° tasto);
- In altri accordi possiamo far scorrere un dito sulle corde di modo che ci guidi ad un'altra posizione di tasto (MI - DO#m sul IV° tasto).
Altre considerazioni possono essere queste:
dove in un ritmo vanno suonati dei passaggi a corde vuote fra un accordo ed un altro, chiaramente bisogna alzare tutte le dita, ma, nel riprendere l'accordo, varrà la regola delle dita che ricadono tutte insieme (potrebbe essere che le dita non debbano ricadere tutte insieme, però: come vedete i casi sono molteplici). E qui è a discrezione del maestro indicare all'allievo come deve fare... ed in seguito sarà a discrezione dell'allievo elaborare ulteriormente gli insegnamenti del maestro e trovare altri modi per fare i passaggi.
La tecnica è in continua evoluzione ed ognuno ha il suo stile.
Questo è un concetto che dovete avere ben chiaro: dopo il puntuale, faticoso e lungo apprendimento tecnico e stilistico, spetta poi a voi il compito di creare tecnica e stile e tramandarlo ai vostri allievi e ai vostri ascoltatori.
Vi allego il video.
Buon lavoro
Nessun commento:
Posta un commento